Straining vs Mobbing: Le differenze che ogni lavoratore dovrebbe conoscere
- News Officine business

- 17 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Nel mondo del lavoro moderno, si parla sempre più spesso di ambienti tossici, stress cronico e relazioni professionali deteriorate. Due termini che emergono con forza in questo contesto sono mobbing e straining. Sebbene entrambi descrivano situazioni di disagio psicologico sul posto di lavoro, le loro dinamiche, intensità e implicazioni giuridiche sono molto diverse.

Cos’è il mobbing?
Il mobbing è una forma di violenza psicologica sistematica. Si manifesta attraverso una serie di comportamenti ostili, ripetuti nel tempo, messi in atto da uno o più colleghi o superiori con l’obiettivo di emarginare, isolare o danneggiare un lavoratore. Esempi comuni includono:
Umiliazioni pubbliche
Critiche costanti e ingiustificate
Esclusione da riunioni o comunicazioni
Sovraccarico o svuotamento delle mansioni
Per essere riconosciuto legalmente, il mobbing deve presentare:
Intenzionalità
Ripetitività
Durata nel tempo
Effetti lesivi sulla salute psicofisica del lavoratore
Cos’è lo straining?
Il straining, invece, è una forma più subdola e meno strutturata di disagio lavorativo. Non richiede una serie di atti ripetuti: basta anche un solo episodio, purché abbia effetti duraturi e stressogeni sulla persona. Può derivare da:
Un trasferimento ingiustificato
L’assegnazione di compiti degradanti
L’esclusione da un progetto importante
Un cambiamento organizzativo che isola il dipendente
La Cassazione ha chiarito che lo straining è una condotta lesiva non continuativa, ma comunque sufficiente a generare stress patologico.
Le differenze chiave
Aspetto | Mobbing | Straining |
Frequenza | Azioni ripetute e sistematiche | Anche un solo episodio |
Intenzionalità | Esplicita e mirata | Può essere involontaria |
Durata | Prolungata nel tempo | Effetti duraturi, anche se isolati |
Prova legale | Più complessa, richiede documentazione | Più semplice, basta dimostrare l’effetto |
Effetti sul lavoratore | Emarginazione, ansia, depressione | Stress, demotivazione, isolamento |
Come tutelarsi
Entrambi i fenomeni violano il diritto alla salute e alla dignità del lavoratore.
Chi ne è vittima può:
Rivolgersi a un avvocato del lavoro
Documentare ogni episodio (email, testimoni, referti medici)
Segnalare la situazione al medico competente o al RSPP
Avviare una causa civile per danni morali e biologici
Lo straining e il mobbing sono due facce della stessa medaglia: quella del malessere professionale. Riconoscerli è il primo passo per combatterli. Perché il lavoro dovrebbe essere un luogo di crescita, non di sofferenza.



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